S come sanzione

Qualche settimana fa, quando ancora ero a casa in isolamento poiché positiva al Covid, contagiata peraltro da soggetto tridosato, si è materializzato nella mia buca delle lettere l'avviso di avvio del processo sanzionatorio: la famosa multa da cento euro.

Ho prontamente spedito una Pec ai mittenti della raccomandata, l'Agenzia delle Entrate e l'ASL Città di Torino, volta a spiegare la mia situazione e motivare la mancata risposta all'appello vaccinale, allegando ad essa i certificati del caso. Nessuno naturalmente mi ha risposto, nessuno si è degnato di comunicarmi alcunché. Niente. Silenzio. 

Così, nell'attesa surreale di un riscontro, che non escludo possa rivelarsi ancor più surreale dell'attesa stessa, mi limito a formulare la seguente considerazione: sarebbe già un gran bel risultato, per contrastare e ridimensionare il cronico disavanzo pubblico, se si applicasse lo stesso accanimento vessatorio così amabilmente riservato nell'ultimo anno al 20% di popolazione non vaccinata - 1) che magari ha contratto il Covid in modo naturale, 2) che magari non può sottoporsi al vaccino per motivi di salute che pur non rientrando nello scarno elenco di gravi patologie lo rendono un soggetto a rischio di significativi effetti collaterali, 3) che magari semplicemente dice di no, preferisce a tutto rinunciare e, isolandosi, non minacciare la collettività - se, dicevo, si aprisse, una buona volta e per sempre, la stagione della caccia, anziché ai non vaccinati, alla pletora di grandi, piccoli e medi evasori fiscali che, invece, rimangono del tutto sfacciatamente impuniti, contribuendo in maniera considerevole a fare dell'Italia il Paese più indebitato d'Europa in termini assoluti. Il che, a ben vedere, potrebbe rappresentare una iattura ben peggiore del Coronavirus.





Post più popolari